Come Creare Un Brand: Quello Che Devi Sapere

Come Creare Un Brand: Quello Che Devi Sapere

Come creare un brand?

Cos’hanno in comune Apple, McDonald’s, IKEA, Richie Hawtin e Louie Vega?

Sono tutti dei BRAND.

Se hai intenzione di avere successo come DJ, Produttore o Label indipendente, devi trasformarti anche tu in un brand.

Anche se l’unica cosa che ti interessa è fare musica.

Ma cos’è un brand esattamente? Come se ne crea uno? E perché dovrebbe interessarti?

Definizione da Wikipedia:

La marca (o brand) è un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza.

Un brand è quello che rende differente, per esempio, un supermercato da un altro.

E i più grandi DJ, Produttori e Labels, così come le grandi marche di automobili, fast food o abbigliamento, hanno un brand molto forte.

Un brand ha degli elementi funzionali ed emotivi che creano una relazione tra clienti (nel nostro caso fans) e il prodotto o servizio (la tua musica o le tue performance live).

Ecco perché tutti i DJ, Produttori e Label hanno bisogno di svilupparne uno, perché chiunque ascolta la vostra musica, va a creare una connessione emotiva con te.

In parole povere, tu sei il brand, che ti piaccia o no.

Coltivarlo in modo tale che renda al massimo delle sue potenzialità, è il minimo che tu possa fare.

Creare un brand in 30 secondi.

come creare un brand per dj, produttori e labels

Creare un brand riconoscibile potrebbe sembrare difficile, in realtà è facilissimo.

Te lo spiego con un piccolo esercizio: prendi carta e penna.

Porterò ad esempio i Tale Of Us. Può non piacerti la loro musica, ma è evidente che si tratti di un duo conosciuto a livello mondiale nel panorama della musica elettronica (e sono pure italiani).

Elenca poi le prime 5 parole che ti vengono in mente pensando a loro.

Ecco qui alcune parole che mi sento di associare ai Tale Of Us:

Profondo Minimale Malinconico Melodico Oscuro

Queste parole sono probabilmente simili a quelle che hai pensato tu associandole al loro brand. Queste parole che hai scritto sono definite come gli attributi del brand.

Ora prova a fare lo stesso esercizio con te stesso.

Scrivi una lista di parole che pensi si possano associare a te ed alla tua musica.

Una volta che avrai finito, avrai creato l’identità del tuo brand.

Lavorare sugli attributi del brand.

Ora che hai identificato gli attributi principali del tuo brand, dobbiamo capire come poterli usare.

Prima di tutto la lista non è definitiva: altre parole possono essere aggiunte o rimosse. E’ una lista flessibile. Devi però avere una certa coerenza nella tua immagine.

Durante le lezioni di marketing all’Università ho imparato una cosa fondamentale: i consumatori non amano tanto il cambiamento.

Quando si abituano ad un brand e lo scolpiscono nella loro mente, ogni tipo di cambiamento, anche se piccolo, diventa difficile da digerire.

Prova a pensare se la Ferrari si mettesse a produrre utilitarie. Ne rimarresti spiazzato, no?

In altri termini il tuo brand deve essere “consistente“.

Devi usare i social media.

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Se sei un nuovo DJ, produttore o label, allora hai decisamente poche possibilità di farti conoscere, se non costruisci una forte presenza online sui social.

Ciò significa che sarebbe meglio avere una pagina Facebook, un account Twitter, un profilo Instagram e magari anche un canale Youtube (questo libro è molto interessante a riguardo).

Puoi anche scegliere solo Facebook e Instagram (che ritengo i più potenti in termini di risultati).

Non mi addentrerò in strategie approfondite per ogni singolo social (lo farò prossimamente), ma è bene che tu capisca come sfruttare i tuoi attributi di brand per definire la tua comunicazione sui canali social.

La Voce.

In termini editoriali la voce è il tono di quello che scrivi. Letteralmente.

Chiudi gli occhi e pensa alle parole scritte sui tuoi profili: come suonano?

Il lessico ed il linguaggio scritto di un musicista classico sono probabilmente differenti da quelli di un rapper.

Ecco: il tuo compito è allineare la tua voce alle parole che definiscono il tuo brand.

Case study: Tale Of Us.

Riprendo l’esempio dei Tale Of Us per farti assimilare il concetto.

Nei loro social, il duo italiano residente a Berlino, si distingue per uno stile piuttosto stringato, minimale e laconico, che paradossalmente però riceve molta attenzione.

Quando la maggior parte degli artisti postano informazioni sulle loro produzioni o gigs, sono soliti includere stati d’animo, humour, un giudizio sul club dove hanno appena suonato e così via.

Oppure se vogliono informare i loro fans sulle serate future possono includere degli eventi con i dettagli riguardanti orario, location ed eventuali b2b con altri artisti.

Loro si limitano a questo:

L’approccio “less is more” sembra funzionare, creando quella sensazione di “scarsità”, degna delle migliori strategie di marketing made in USA.

L’immagine è tutto.

Al di là dell’aspetto musicale, i Tale Of Us tengono molto alla qualità del loro output in termini fotografici.

Il loro canale Instagram sorprende per la qualità delle immagini e per lo stile minimale, a tratti malinconico caratterizzato da tinte oscure, giochi di ombre e location particolarmente suggestive.

 

Questi dettagli rendono il loro personaggio d’impatto, forse un pò inaccessibile.

Non sembrano nemmeno particolarmente simpatici.

Ed ecco che quando postano una loro immagine mentre scherzano, riescono a creare un effetto di piacevole sorpresa, rendendo così la loro figura un pò più “umana” e “alla mano”.

 

E’ evidente come le parole che abbiamo usato per descrivere il loro brand trovino dimostrazione nella comunicazione sui loro canali social.

Argomenti.

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Importanti quanto la voce, sono gli argomenti. Ricordati della consistenza e coerenza.

Una volta che il tuo personaggio diventa di pubblica attenzione, gli argomenti che proponi trasmettono agli altri la tua stessa immagine.

Ma non c’è una regola predefinita quando si parla di branding. Quello che funziona per un DJ, produttore o label potrebbe non funzionare per gli altri.

Conclusione.

Mi auguro l’articolo ti sia servito, anche in minima parte, per capire come creare un brand, il tuo, la tua marca.

Lasciami un commento qui sotto e dimmi cosa ne pensi.

Redazione

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